1Corinzi 6:19

12 Versetti 12-20

Sembra che alcuni tra i Corinzi fossero pronti a dire: "Tutto mi è lecito". San Paolo si oppone a questa pericolosa presunzione. C'è una libertà che Cristo ci ha reso libera e nella quale dobbiamo rimanere saldi. Ma certamente un cristiano non si metterà mai in balia di alcun appetito corporeo. Il corpo è per il Signore; deve essere uno strumento di giustizia per la santità, quindi non deve mai essere fatto strumento di peccato. È un onore per il corpo che Gesù Cristo sia stato risuscitato dai morti; e sarà un onore per i nostri corpi che saranno risuscitati. La speranza di una risurrezione nella gloria dovrebbe trattenere i cristiani dal disonorare il proprio corpo con le passioni carnali. E se l'anima è unita a Cristo per fede, tutto l'uomo diventa membro del suo corpo spirituale. Altri vizi possono essere vinti con la lotta; quello qui ammonito, solo con la fuga. E sono moltissime le persone che vengono tagliate fuori da questo vizio nelle sue varie forme e conseguenze. I suoi effetti non ricadono solo direttamente sul corpo, ma spesso anche sulla mente. I nostri corpi sono stati riscattati dalla meritata condanna e dalla schiavitù senza speranza grazie al sacrificio espiatorio di Cristo. Dobbiamo essere puliti, come vasi adatti all'uso del nostro Maestro. Essendo unito a Cristo come un unico spirito e comprato con un prezzo di valore indicibile, il credente deve considerarsi interamente del Signore, con i legami più forti. Che sia nostro compito, fino all'ultimo giorno e all'ultima ora della nostra vita, glorificare Dio con i nostri corpi e con i nostri spiriti che sono suoi.

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